Ogni mercoledì sera d’estate andiamo alla scoperta del Museo e del Parco con torce alla mano

Cosa ci fa una balenottera a Salsomaggiore Terme?

È l’estate del 1985 e il paleontofilo Raffaele Quarantelli ha appena trovato un fossile curioso, ben più grande di quelli che lui e il Gruppo Paleontofili Salsesi hanno raccolto finora nel letto dello Stirone. Cosa ci fa una balenottera a Salsomaggiore Terme? Dallo studio dello scheletro non sembra una balenottera qualunque. Sembra che sia vissuta nel Miocene, era geologica che va da 23 a circa 5 milioni di anni fa e potrebbe avere un’età compresa tra gli 11,6 ai 7,2 milioni di anni. Di fatte così non se ne erano mai viste prima.

Dopo molte ricerche, nel 2010 il fossile viene riconosciuto dalla società scientifica internazionale con il nome di “Plesiobalaenoptera quarantellii”. Suona familiare? Ebbene sì, ha proprio il nome di Raffaele.

Il MuMAB custodisce la biodiversità della sua terra e Giorgia, la prima e unica Plesiobalaenoptera quarantellii scoperta al mondo.

Raffaele ha dedicato la scoperta della prima Plesiobalaenoptera quarantellii a Giorgia, sua nipote, e donato la sua collezione di fossili alla città di Salsomaggiore Terme.

Ecco le origini del MuMAB. Un museo che parla del mare antico che sovrastava la sua terra, del Torrente Stirone e del tesoro nascosto che appassionati e studiosi come Raffaele e il Gruppo Paleontofili salsesi hanno regalato a tutti noi. La sua collezione paleontologica, ad oggi, è considerata una delle più importanti tra quelle esistenti sull’evoluzione geologica del Bacino Padano.

Dal 5 settembre 2020 il MuMAB ha sede nel Podere Millepioppi all’interno del Parco Regionale dello Stirone e Piacenziano che fa parte dell’Ente Parchi del Ducato. La struttura è nata nel comune di Salsomaggiore Terme in provincia di Parma. Podere Millepioppi è un’area rurale confiscata alla criminalità e il Comune l’ha affidata al Parco con lo scopo di realizzare una nuova sede per gli uffici e progettare spazi naturali e culturali aperti al pubblico.

Oltre alla collezione di fossili del mare padano antico, il museo rappresenta anche uno sguardo sulla biodiversità della nostra terra. Perché c’è una connessione molto stretta tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. Intorno a noi tutto cambia: la vita si evolve come si evolvono ambienti, habitat e le specie viventi. 

A cogliere il senso della biodiversità e a valorizzare il Podere Millepioppi con i primi interventi di rinaturazione è stato Sergio Tralongo (Direttore del Parco dal 1999 al 2016) prematuramente scomparso nel 2019, a cui il è dedicato il nuovo Centro Visite.

«Parliamo di biodiversità non solo per bellezza della fauna o interesse particolare dei naturalisti. Parliamo di qualcosa che ha un effetto diretto sulla nostra salute.»

Sergio Tralongo

Il MuMAB è impegnato in attività di catalogazione e studio dei fossili e del patrimonio naturale. Sono inoltre in atto interventi di conservazione della biodiversità. Assieme ai nostri naturalisti, preserviamo flora e fauna perché la biodiversità ci riguarda tutti. La diversità è un valore in tutte le sue espressioni, proprio questo è il bello.

Al MuMAB ogni persona è benvenuta!