Ogni mercoledì sera d’estate andiamo alla scoperta del Museo e del Parco con torce alla mano

È di qualche tempo fa la notizia di una strana amicizia tra un tasso e un coyote, ripresi da una fototrappola zampa nella zampa da qualche parte in California. In realtà, il sodalizio fra coyote e tasso è per gli scienziati un fatto abbastanza comune, ma mai era stato osservato così nel dettaglio. Entrambi, coyote e tasso, cacciano le stesse prede, ma, anziché combattere tra loro per lo stesso pasto, sanno dar vita ad un team di comodo: il tasso scava e stana, il coyote scatta e rincorre. Un duo imbattibile!

Al Parco dello Stirone e del Piacenzano, i rapporti d’amicizia non sono da meno! In un calda notte d’agosto, una fotocamera notturna ha sorpreso un tasso e un istrice mentre si davano educatamente il cambio a un abbeveratoio per placare l’arsura estiva delle fauci.

Sapiente, affidabile, prodigo di consigli, il tasso de “Le avventure del bosco piccolo” (dai libri di Colin Dann, The Animals of Farthing Wood) è così. Insieme a Volpe, Talpa, Rospo, si trova costretto ad abbandonare il suo bosco di origine per colpa dell’uomo e a partire alla ricerca di una vita migliore. L’impresa è ardua e alla base di questo gruppo così eterogeneo c’è la promessa solenne di non mangiarsi a vicenda, ma anzi di collaborare ed essere solidali.

Anche la più recente collana di fumetti la famiglia Volpitassi, divenuta una serie tv trasmessa su Rai Yoyo, con umorismo, poesia e bellissime illustrazioni affronta temi delicati, come la convivenza all’apparenza difficile tra individui diversi tra loro e la vita piena di piccole emozioni in una famiglia allargata.

Ecco l’identikit del tasso!

Seppur piccolo, ha una corporatura tozza (i suoi quindici chili a volte li raggiunge e li può far valere) e un aspetto inconfondibile: indossa artigli e mascherina bianca con strisce nere attorno a occhi e orecchie, come un supereroe vintage. Lungo il collo, la pelliccia sfuma verso il grigio, colore tipico del resto del corpo, mentre la punta delle orecchie è bianca e le zampe sono nere. Gli occhi sono piccoli, poiché il tasso conduce una vita principalmente notturna, e non è la vista, ma sono l’olfatto e l’udito i sensi che utilizza maggiormente.

*Il tasso

nome scientifico è Meles meles

è un mammifero appartenente alla famiglia dei mustelidi, famiglia che comprende, ad esempio, la lontra, il visone la, faina, il furetto, l’ermellino e la donnola.

Dove abita il tasso?

Il tasso costruisce labirinti sotto il manto boschivo e difficilmente si allontana dal suo territorio se non assolutamente costretto. La tana dove vive, infatti, è spesso il frutto del lavoro di generazioni di tassi che hanno dato il loro contributo, scavando in profondità e individuando uscite strategiche. Una delle caratteristiche peculiari della sua abitazione sono le “latrine”: dei buchi fatti apposta per deporre in intimità le proprie feci, chiamate “fatte”. Insomma, il tasso compare come personaggio tendenzialmente pacifico, socievole senza esagerare, misterioso come chiunque abiti sottoterra, amante della propria dimora, tenace, con misurati momenti di bontà o anche aggressività quando provocato. 

Dove possiamo incontrarlo?

Di notte in zone boschive, naturalmente, con suolo ben drenato e facile da scavare, ma anche in zone collinari e montane non troppo alte.  In ogni caso, meglio evitare le improvvisate e fare uno squillo prima, non si sa mai.

Piacere sono il tasso: libri per approfondire

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